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Come l’IoT per l’illuminazione pubblica rivoluziona la gestione urbana

16
Mar 2022

Quando il presente si tinge di futuro, la città diviene “smart city” e i tradizionali lampioni si trasformano in elementi della “smart street lighting”. Questa seconda definizione, benché più nota agli addetti ai lavori che ai cittadini, racchiude un semplice concetto: l’IoT (Internet of Things) per l’illuminazione pubblica, quindi l’utilizzo di sensori e connettività, permette di creare un sistema integrato di servizi digitali sfruttando il classico palo della luce stradale. 

Posizionato “al margine” della via, il lampione ora è “al centro” del processo di sviluppo della smart city. La gestione urbana di una città intelligente si basa infatti sulla produzione ed elaborazione di informazioni e fornire dati è esattamente ciò che fanno i dispositivi IoT per illuminazione pubblica. Il lampione intelligente del 19° secolo si equipaggia con sensori e componenti in grado di mettere in rete i dati che gli stessi smart sensor rilevano. Router e gateway abilitano la rete di interconnessione wireless. Sui lampioni intelligenti, inoltre, ritroviamo anche componenti, come switch e dimmer di moderna concezione, che negli ultimi anni hanno “svecchiato” la funzione del corpo illuminante, consentendo un controllo luci avanzato e l’innalzamento dei livelli di efficienza energetica.  

 

Arrivano i fondi del PNRR per l’implementazione di IoT per illuminazione pubblica 

La trasformazione delle città in smart city è una realtà sempre più vicina. Il 6 dicembre scorso (2021), il Ministero dell’Interno ha emanato il decreto di approvazione del “modello con il quale le Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell’ambito del PNRR, individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati”.  

In altre parole, le Città Metropolitane avranno a disposizione i fondi economici per la realizzazione dei propri progetti di riqualificazione, al fine di trasformare il territorio in smart city. Tra gli interventi ammessi dal decreto vi sono quelli finalizzati “al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2”. 

Tra gli oltre 8.000 Comuni italiani, le Città Metropolitane sono una minoranza, tuttavia questi pochi laboratori attivi di trasformazione digitale sapranno guidare, nel tempo, anche tutte le altre realtà urbane di dimensioni inferiori. Queste prime implementazioni di IoT per illuminazione pubblica, dunque, vanno osservate con particolare attenzione.  

 

Nuovi dati e funzionalità avanzate per la gestione della smart city  

Ma quali sono le risorse di cui ha bisogno l’amministrazione pubblica per organizzare e gestire i servizi avanzati per i cittadini, in ottica smart city? Quali sono le informazioni che possono derivare dai dispositivi IoT per illuminazione pubblica? 

A parte distribuire la luce, funzione ottimizzata da sensori di movimento, dimmer e moderne lampade a LED, un lampione intelligente può supportare la corretta gestione e organizzazione degli spazi urbani attraverso funzionalità di: 

  • videosorveglianza del territorio; 
  • monitoraggio ambientale e/o delle condizioni meteo; 
  • controllo del traffico e del percorso dei mezzi pubblici; 
  • controllo dei posteggi auto; 
  • individuazione di incendi o di fumi; 
  • verifica della raccolta di rifiuti urbani; 
  • rilevazione di oscillazioni anomale e possibili terremoti; 
  • ricarica di auto elettriche. 

Per queste funzionalità sono necessari set di sensori wireless capaci di rilevare temperatura, umidità, pressione, movimento, livelli di anidride carbonica, ossidi di azoto, particolati, ozono, sensori di presenza a tecnologia termica, videocamere, laser scanner, e simili. Proprio per le loro immense potenzialità, il mercato dei sensori e, più in generale, delle soluzioni di IoT per illuminazione pubblica, è in pieno fermento a livello globale. 

 

Forecast promettenti per le soluzioni IoT per illuminazione pubblica 

Di conseguenza, per concludere il veloce e certo non esaustivo excursus sul tema della smart city lighting, non resta che segnalare lo straordinario sviluppo dell’industria di soluzioni tecnologiche dedicate alle smart city. Gli analisti di MarketDataForecast hanno prodotto una ricerca puntuale per il settore del Connected Smart Street Lights Market. Per il periodo 2021-2016 si prevede un CAGR del 28,5. Occhi puntati dunque sulle città metropolitane, oggi supportate dai fondi del PNRR, e sui tanti Comuni (tra le altre, Livorno, Monza, Rimini) che già da anni hanno creduto nel progetto. 

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