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Perché investire in Open Innovation: lesson learned nel webinar del 4 novembre

open innovation
09
Dic 2021

Fare innovazione sostenibile è una delle sfide fondamentali per il futuro prossimo di qualsiasi organizzazione, comprese quelle del settore Energy&Utilities, che operano oggi in un campo in enorme fermento. Per farcela, sposare la metodologia e investire nell’Open Innovation significa aumentare le possibilità di crescita, dando concretezza a idee visionarie e futuribili sia all’interno dell’azienda sia creando relazioni con altre organizzazioni. 

Il webinar dello scorso 4 novembre, intitolato Open Innovation nel mercato dell’Energia: come si fa e perché è un investimento che conviene davvero, ha riaffermato con forza alcuni dei principi chiave dell’innovazione aperta, gli stessi pilastri che sorreggono l’azione del Gruppo Enercom: sostenibilità e innovazione. Ecco perché l’azienda ha scelto di investirci. Vediamo le lezioni chiave emerse da questa esperienza come ripercorso durante l’evento. 

Lesson learned sull’Open Innovation: gli interventi del webinar 

Emil Abirascid, direttore Start-up Business (Network Digital360), ha condotto il webinar stimolando l’intervento dei partecipanti, ognuno dei quali ha dato un contributo prezioso

Andrea Cavallaro, Associate Partner di P4I (Partners4Innovation), ha esplorato il concetto di Open Innovation attraverso una breve, ma efficace analisi della filosofia che ne sta alla base: aprire i “confini” aziendali per contaminarsi con altri ecosisistemi, sfruttare l’innovazione open per trovare nuovi modi per crescere e arrivare al cliente con prodotti e servizi ad alto valore aggiunto. L’intervento di Cavallaro ha anche fatto un quadro dello stato dell’arte in Italia, evidenziando come nel settore Energy buona parte delle aziende abbia già scelto di adottare questa metodologia

A prendere la parola è stata poi la presidente del Gruppo Enercom, Cristina Crotti, che ha sottolineato come l’innovazione per l’azienda sia molto più che uno strumento “comunicativo”, bensì la modalità d’elezione per fornire soluzioni sempre più efficienti (e sostenibili) ai clienti. L’intervento di Cristina Crotti si è poi spostato sulla riflessione che ha spinto il Gruppo Enercom ad adottare la metodologia dell’Open Innovation. Coinvolgere tutti all’interno dell’azienda ha comportato degli sforzi, ma allo stesso tempo ha anche amplificato gli stimoli. Benché non sia stato facile, l’Open Innovation si è tradotto in azioni concrete all’interno e all’esterno dell’azienda. 

Paolo Magni, Senior Innovation Manager di Gruppo Enercom, ha descritto i motivi della scelta dell’Open Innovation fino agli obiettivi futuri da raggiungere con questa strategia. Secondo Magni, l’innovazione è fondamentale per sostenere le sfide del mercato contemporaneo perché permette di avere un vantaggio competitivo: un’azienda che immette sul mercato un servizio o un prodotto innovativo – nella forma e nella funzione – ha un guadagno immediato e a lungo termine. La chiave è la rapidità: anche a costo di non avere tutto sotto controllo, quando ci sono i presupposti è bene partire con l’innovazione per sfruttare rapidamente le opportunità di mercato. 

Dunque l’innovazione si accompagna alla consapevolezza che il cambiamento richiede prontezza d’azione. Ecco spiegata la scelta del Gruppo Enercom di trasformare la Call4Ideas in un laboratorio/scouting permanente, in partnership con diversi soggetti legati al mondo dell’Open Innovation. Per il 2022, conclude Magni, l’obiettivo è dare vita a una piattaforma strutturata per gestire tutti i processi di innovazione, interni ed esterni all’azienda, aperta a tutto il network di collaboratori per una gestione globale del sistema di Open Innovation. 

Prima di chiudere e passare la parola di nuovo a Cristina Crotti ha preso la parola Chiara Tacco, Direttore Commerciale e Marketing di Mipu, start-up che porta l’AI nelle aziende e nelle città, per dare concreta applicazione ai principi di sostenibilità ambientale e sociale. L’intervento ha illustrato come il gruppo di imprese sotto a questo brand sia riuscito a sviluppare una soluzione smart per l’efficienza nel processo di fatturazione dei consumi, identificando due criticità da risolvere: l’anomalia nella lettura dei consumi e la gestione delle stesse in tutte le fasi. L’idea è nata da un cluster di idee stimolate da una visione del futuro prossimo, volta a identificare ambiti in cui intervenire per portare valore aggiunto per l’ambiente e le persone. 

Per concludere, riprendiamo le parole di Paolo Magni sui tempi “VUCA”, complessi, ambigui, incerti e volatili, da contrastare con un altro acronimo (questa volta, in italiano): VCCA, Visione, Comprensione, Chiarezza. Agilità. Perché, come dice giustamente la presidente Cristina Crotti, l’obiettivo che deve guidarci è “lavorare affinché domani sia un giorno migliore”.

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